Cappella di San Pasquale

La cappella di San Pasquale fu eretta su di uno spazio esistente lungo la via principale del paese, e come è riportato sul portale su una lastra di marmo incisa, fu costruita per volontà di Pascalis Cardamone

Descrizione

La cappella di San Pasquale fu eretta su di uno spazio esistente lungo la via principale del paese, e come è riportato sul portale su una lastra di marmo incisa, fu costruita per volontà di Pascalis Cardamone

Descrizione completa

In essa , avente un artistico soffitto in legno -ormai quasi irrimediabilmente rovinato, si trova un quadro di buon valore artistico, raffigurante S. Pasquale, opera di Enrico Salfi (1858-1931) di Cosenza, discepolo prediletto del famoso pittore napoletano Domenico Morelli . La Cappella è stata purtroppo inutilizzabile da circa quaranta anni, date le pessime condizioni in cui versava. Solo da poco è stata “sfrattata” una miriade di colombi che avevano colonizzato la piccola cappella; grazie infatti alla pro-loco e ai cittadini di Parenti, si sono raccolti dei fondi per iniziare il restauro, che per ora ha interessato solo la parte esterna della struttura. La piccola cappella all’interno ha ancora le pareti rovinate da polvere e umidità che hanno formato delle evidenti macchie. È proprio a causa di queste macchie che la chiesetta durante la novena dedicata a Santa Liberata il venerdì 17 (strana coincidenza per i superstiziosi!) settembre 1999 è divenuta famosa. Con l’immaginazione, infatti, si sono interpretate le macchie come effigi di volti della Madonna e di Padre Pio e subito si è gridato al miracolo. I più razionali hanno affermato che è come se si guardasse un cielo pieno di nuvole alle quali ognuno dà la forma che vuole. Oltre alla pronta smentita del parroco Don Mario Vizza, la negazione di un’apparizione è arrivata anche da alcune foto che si trovavano all’interno della cappella stessa, e che riprendono le pareti dove già appaiono queste macchie presenti sulla foto stessa, ripresa prima del restauro di qualche anno fa. Alcuni sostengono che nei lavori qualche operaio aveva iniziato a dipingere il volto di Padre Pio sulla parete destra, prontamente cancellato per evitare che un giorno accadesse quello che invece si è verificato. Il paese dalla notte della presunta apparizione è entrato in subbuglio, ma già qualche giorno dopo gli animi si sono calmati, capendo che il frutto dell’immaginazione e l’agitazione creata dall’improvvisa notizia avevano giocato brutti scherzi. Qualcuno giustamente ha ricordato che in molti hanno cercato Dio sulle pareti della cappella dove purtroppo non esiste, dimenticando per un attimo che Dio è nell’amore che diamo ogni giorno verso il prossimo, non lontano da noi, ma scolpito per bene sulle pareti del nostro cuore, e che quotidianamente ci portiamo dentro.

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Ultimo aggiornamento: 06/09/2023, 11:59

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